Luca Morselli psicologo psicoterapeuta Bologna
Ansia da prestazione scolastica - Psicologo Bologna

Ansia da prestazione scolastica: Come curarla?

Che cos’è l’ansia da prestazione scolastica?

L’ansia da prestazione scolastica è una condizione di disagio e agitazione intensa che lo studente vive in relazione a prove scolastiche e può racchiudere, in diversa misura, il timore del giudizio negativo, dell’insuccesso e di deludere i propri affetti significativi.

Questo disturbo può essere un fattore di predisposizione per lo sviluppo di disordini mentali in età adulta. Lo studente, fin dalla giovane età, può riscontrare problemi sia a livello didattico con difficoltà di apprendimento, sia a livello emotivo e comportamentale.

Già dalle scuole elementari, infatti, bambini e bambine possono sviluppare un’eccessiva ansia di sbagliare o di prendere brutti voti a scuola, con la paura di ricevere critiche da parte dei genitori.

Dobbiamo considerare l’ansia sempre come patologica?

No. Occorre distinguere l’ansia patologica da quella normale.

Lambruschi (2004) fa una distinzione sulla base di criteri di intensità, frequenza e durata. Quindi, se una persona ha una reazione di ansia molto intensa, frequente e che permane nel tempo, allora siamo in presenza di ansia patologica e può essere utile il consulto con uno specialista.

Quali possono essere i sintomi?

Gli studenti che soffrono di ansia solitamente mostrano comportamenti come:

  • Improvvisi pianti
  • Momenti di rabbia acuta
  • Crisi di panico poco prima di entrare a scuola
  • Dolori e malesseri che portano il bambino a chiedere di rimanere a casa
  • Disturbi del sonno.

Allo stesso tempo si possono riscontrare anche sintomi psicosomatici, tra cui:

  • Mal di testa
  • Male alla pancia
  • Nausea
  • Diarrea
  • Vomito
  • Febbre
  • Palpitazioni.

Quali possono essere le cause dei disturbi d’ansia da prestazione scolastica?

Possiamo individuare diversi fattori esperienziali esterni e correlati al mondo della scuola che possono alimentare tale disturbo.

Lo scarso rendimento scolastico può essere il motivo del perpetuarsi di stati d’ansia da prestazione, così come il rapporto con l’insegnante. Ci possono essere casi in cui il bambino o l’adolescente sviluppa una forte tensione emotiva nei confronti del docente, con sentimenti di paura e ansia.

Altre volte le motivazioni possono essere imputate al rapporto con gli altri studenti e, in alcune situazioni, la causa dell’ansia a scuola può essere dovuta ad episodi di bullismo.

Infine, dal punto di vista psicologico si assiste spesso al desiderio da parte del bambino di mostrare una buona immagine di sé ai genitori. Un eccesso di aspettative da parte dei genitori può, infatti, essere un fattore di rischio per lo sviluppo dei sintomi d’ansia da prestazione nei compiti scolastici.

Per concludere, vi è anche il rischio di “una profezia che si auto-avvera”

Capita che lo studente entri in un circolo vizioso in cui con il passare del tempo crescono i livelli d’ansia e i conseguenti sintomi e peggiorano anche le prestazioni scolastiche, la capacità di concentrarsi e di conseguenza i risultati.

Prendendo brutti voti a scuola, lo studente non farà altro che confermare il suo senso di inadeguatezza, alimentando le proprie convinzioni di non farcela e di non essere all’altezza della situazione.

In questi casi l’ansia interviene in modo distruttivo non solo sulle prestazioni dello studente, ma anche diminuendo di conseguenza la sua autostima.

L’alunno, che ormai è convinto di non essere in grado di raggiungere i risultati attesi, mette in atto una sorta di “profezia che si auto-avvera”, confermando e realizzando prestazioni negative come secondo le sue aspettative.

Come possiamo curare l’ansia da prestazione scolastica?

Il primo passo è la consapevolezza.

Molto spesso il problema non è la cura, ma la difficoltà ad individuare il problema nello studente che soffre d’ansia. Per i genitori può risultare complicato comprendere il reale scenario e può anche capitare che scambino i tentativi del figlio di non andare a scuola come un semplice capriccio.

In queste circostanze il ruolo del genitore è fondamentale e possono essere utili sedute di parent training con un terapeuta per imparare a rispondere alle richieste del bambino, evitando di rafforzare le sue paure che in alcuni casi possono trasformarsi in vere e proprie fobie in età adolescenziale.

Molti sono, purtroppo, gli adolescenti che soffrono di fobia scolare e capita altrettanto troppo spesso che venga confusa con una negligenza da parte dello studente o di una poca voglia di impegnarsi nello studio. Comportamenti come mal di pancia improvvisi, assenze ingiustificate da scuola possono essere, ad esempio, segnali di problematiche d’ansia da prestazione.

La terapia cognitivo comportamentale ha dimostrato ottimi risultati nel trattamento di questa tipologia d’ansia. La terapia ha come obiettivo l’individuazione dei pensieri irrazionali al fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali per la persona.

Grazie ad un percorso terapeutico lo studente può imparare a gestire meglio le emozioni, l’ansia e riuscire a proseguire i propri studi con maggiore lucidità. Il rischio molto spesso di chi si trova in queste condizioni è di abbandonare gli studi o di sentirsi già sconfitti in partenza.

Con un lavoro di esposizione graduale alle situazioni di disagio, lo studente apprende a gestire l’ansia non più come una minaccia, ma come parte integrante di sé, così da aiutarlo a sentirsi meno scoraggiato e più motivato ad affrontare le sfide accademiche.

Articoli:

Fremont, W. P. (2003). School refusal in children and adolescents. American family physician, 68(8), 1555-1560.

Kodal, A, (2018). Predictors of long-term outcome of CBT for youth with anxiety disorders treated in community clinics. J Anxiety Disord; 59:53-63.

Lambruschi, F., S. Lenzi, F. Leoni (2004). “Sviluppo del modello clinico cognitivista in età evolutiva.” F. Lambruschi (a cura di). Psicoterapia cognitiva in età evolutiva. Torino: Bollati Boringhieri Editore 

Setzer, N., & Salzhauer, A. (2001). Understanding school refusal, New York University Child Study Center.

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