Luca Morselli psicologo psicoterapeuta Bologna
Ansia da prestazione Psicologo Bologna

Ansia da prestazione: Come gestirla?

Che cos’è l’ansia da prestazione?

A tutti è capitato almeno una volta di sentirsi troppo sotto pressione per un’attività importante ed è piuttosto normale. Ci sono persone però che vivono i momenti di ansia con eccessiva preoccupazione e con conseguenti difficoltà nelle prestazioni. Si tratta di ansia da prestazione e può influenzare il risultato delle nostre performance.

Quali sono i sintomi dell’ansia?

Possiamo riscontrare diverse sensazioni che rendono difficoltose le attività che stiamo svolgendo, tra queste troviamo:

  • tachicardia, sudorazione eccessiva, respiro affannoso e tremori
  • desiderio di ritirarsi dalla performance
  • nausea e disturbi addominali
  • bocca e gola secche
  • mani sudate e fredde
  • vista offuscata

Possiamo avere ansia da prestazione in diversi contesti di vita

  • Ansia sul posto di lavoro
  • Ansia a scuola
  • Disturbi sessuali
  • Ansia da prestazione sportiva

Ansia da prestazione lavorativa

La paura di deludere i colleghi o il datore di lavoro. Lo stress e l’ansia di non riuscire ad emergere e fare carriera. La paura di sbagliare.

Tante possono essere le motivazioni che portano una persona ad avere ansia da prestazione sul lavoro. Solitamente lavoratori o lavoratrici che si trovano in questa condizione sono portati a riflettere eccessivamente su ogni loro attività. Si tratta di persone che mantengono un eccessiva tensione non solo prima di iniziare un attività, ma anche durante e ad azione conclusa, rimuginando su quanto fatto di sbagliato.

Il pensiero di queste persone è sempre legato alla paura di aver deluso o di non avercela fatta ad eseguire un compito nel migliore dei modi. Hanno un forte senso di giudizio e paura di essere giudicati da gli altri.

L’ansia a scuola

La scuola svolge un ruolo molto importante nel determinare chi siamo e come ci rapportiamo al mondo. Già in tenera età una cattiva gestione dei bambini può far loro insorgere problemi di ansia da prestazione e problematiche legate all’autostima e al senso di autoefficacia.

Uno degli esempi più comuni è l’ansia da voto. In alcuni studenti l’eccessiva ossessione per il “bel voto” può portare ad eccessivi stati ansiosi. Non ottenere un buon voto viene visto in modo tragico, come una possibile delusione per i genitori. Lo studente o la studentessa possono così iniziare a costruire la propria autostima sulla base dei voti ottenuti a scuola scatenando un circolo vizioso negativo. Un semplice cattivo voto può risultare impensabile e distruttivo rispetto a se stessi. “Ho preso un brutto voto quindi non valgo nulla”.

Ansia da competizione sportiva

L’ansia da prestazione sportiva è molto più comune di quanto si pensi anche tra atleti professionisti. Può capitare nonostante svolgano allenamenti intensi e lavorino al meglio per prepararsi alla competizione, raggiungendo anche ottimi risultati, nel momento della gara non riescano a performare in modo adeguato per via dell’eccessiva ansia che non riescono a gestire.

Ansia da prestazione nei rapporti sessuali

Anche nei rapporti sessuali l’ansia da prestazione è piuttosto frequente. Gli stereotipi o i canoni imposti dalla società portano le persone a preoccuparsi eccessivamente per raggiungere gli standard canonici. La paura di deludere il partner nella prestazione sessuale non permette alla persona di godersi nel modo giusto il rapporto causando meno piacere e difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Eventi di questo tipo possono anche diminuire il desiderio sessuale.

Come diminuire l’ansia da prestazione?

Abbiamo capito che sono innumerevoli gli scenari in cui possiamo sviluppare eccessi di ansia con il timore di fallire, ma come possiamo intervenire? Come possiamo ridurre la tensione?

Il trattamento psicologico che si mostra maggiormente efficacia nella cura dell’Ansia da Prestazione è la Terapia Cognitivo-Comportamentale.

Come funziona?

Si tratta di un metodologia molto efficace in cui lo psicologo interviene insieme al paziente sui pensieri disfunzionali al fine di ristrutturarli e rendere la persona più flessibile o razionale rispetto al proprio vissuto emotivo e psicologico. A questo si aggiunge un esposizione graduale della persona alla situazione temuta e tecniche di rilassamento.

In alcune occasioni può essere utile affiancare la terapia Metacognitiva, che pone l’attenzione sulle preoccupazioni e credenze della persona rispetto al preoccuparsi o rimuginare di continuo.

BIBLIOGRAFIA

Rowland, D. L., & van Lankveld, J. J. D. M. (2019). Anxiety and performance in sex, sport, and stage: Identifying common ground. Frontiers in Psychology, 10, Article 1615. > Link articolo

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